Il progetto
Nei paesi industrializzati, le epidemie di poliomielite hanno colpito migliaia di bambini ogni anno per tutti gli anni ‘50. Con l’introduzione di campagne di vaccinazione negli anni ’60, però, si è osservata una progressiva diminuzione fino praticamente alla scomparsa, relativamente ai paesi ricchi, della malattia. Dagli anni ’70, il programma di vaccinazione è stato esteso in tutto il mondo cercando di controllare la diffusione della polio anche nei paesi poveri.
Oggi, la polio rimane endemica solo in sette paesi in tutto il mondo, con il 98% dei casi concentrati, secondo l’Oms, in India, Nigeria e Pakistan.
L’Oms ha messo in campo numerose iniziative per combattere la polio, con l’obiettivo di giungere alla sua completa eradicazione. Grazie alle campagne di vaccinazione di massa, il numero di casi di poliomielite negli ultimi anni si é drasticamente ridotto.
Nonostante i dati OMS sulla diffusione della polio indichino che globalmente la malattia è drasticamente ridotta in tutto il mondo (da 350mila casi nel 1988 in 125 paesi, a circa 500 nei primi anni del nuovo millennio in una decina di nazioni), negli ultimi anni c’è stato un nuovo aumento della diffusione del virus.
Sono infatti 1047 i casi di malattia segnalati nel 2004 contro i 587 del 2003. L’aumento del numero di malati è stato registrato soprattutto in Africa, dove dopo il successo delle campagne di vaccinazione del biennio 2000-02, il virus si è nuovamente diffuso in Niger, in Nigeria, in Burkina Faso, nel Ciad, nella Costa d’Avorio e in Sudan. Purtroppo, la situazione di guerra e precarietà che caratterizza molti di questi paesi contribuisce alla diffusione della malattia e alla difficoltà di rendere efficaci le campagne di immunizzazione.
Con l’adozione della risoluzione WHA 41.28 del maggio 1988, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha incluso nel suo “Expanded Program on Immunization” (EPI) l’obiettivo dell’eradicazione mondiale della poliomielite per l’anno 2000, progressivamente slittato negli anni successivi.
Il programma, cui aderisce anche l’Italia, poggia su tre requisiti fondamentali: l’aumento dei livelli di immunizzazione preventiva tramite la vaccinazione, la sorveglianza dei casi di paralisi flaccida acuta (AFP) in soggetti di età compresa tra 0-14 anni e la sorveglianza dei poliovirus selvaggi nell’ambiente.
Nonostante i dati poco incoraggianti relativi ali ultimi anni, l’Oms ritiene che sia ancora possibile raggiungere l’obiettivo entro i prossimi anni, adottando le seguenti strategie:
- intensificazione delle attività di vaccinazione della popolazione con campagne ogni sei settimane
- potenziamento del sistema di sorveglianza in Africa centrale e occidentale e nel corno d’Africa
- rafforzamento del sostegno economico alle campagne di vaccinazione nelle aree povere e depresse, con incremento dei finanziamenti nei prossimi anni