I CIRCOLI RICREATIVI DEI DIPENDENTI
DELL’AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALE CIVILE” DI VIMERCATE
IN COLLABORAZIONE CON
Associazione GSA Onlus
promuovono il progetto
GSA/44/ML
Cod: GSA44ML
I CIRCOLI RICREATIVI DEI DIPENDENTI
DELL’AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALE CIVILE” DI VIMERCATE
IN COLLABORAZIONE CON
Associazione GSA Onlus
promuovono il progetto
GSA/44/ML
Il Mali, stato dell’Africa Occidentale, risente, purtroppo, delle conseguenze di una siccità di proporzioni bibliche che lo fanno annoverare tra le cinque nazioni più povere del mondo.
Lo stato di salute della popolazione si caratterizza per l’alta frequenza di malattie trasmissibili e per il tasso elevato di malnutrizione, che interessa il 38% dei giovani sotto il quindicesimo anno d’età.
La mancanza di moderne strutture idrauliche porta la popolazione ad utilizzare per il consumo domestico acqua di fiumi, stagni, pozzi tradizionali, causa di molte malattie come diarrea, gastroenteriti e colera. Nel paese si registra un alto tasso di mortalità infantile oltre alla diffusa malnutrizione, ai bassi livelli di alfabetizzazione e a una scarsa aspettativa di vita.
La popolazione mantiene uno stile di vita tradizionale ma nonostante sia stoica e paziente per natura, negli ultimi anni si è assistito ad una migrazione dalle zone rurali alla periferia delle principali città.
Le infrastrutture sanitarie fanno capo agli ospedali nazionali, a quelli regionali e agli ospedali, cosiddetti, secondari. Ogni capoluogo (46 a livello nazionale) è dotato di un centro di salute, che in genere comprende un dispensario, una maternità, un servizio per l’igiene e gli affari sociali. Il ministero della Sanità ha in carico le infrastrutture ed il personale degli ospedali nazionali, regionali e secondari, mentre i servizi locali sono a carico delle comunità locali.
Purtroppo, il sopramenzionato esodo della popolazione verso le principali città, dovuto alla progressiva desertificazione causata dalla siccità, determina una carenza di strutture e servizi sanitari e, l’aumento dell’estensione della superficie urbana, rende difficoltoso il raggiungimento delle poche strutture sanitarie da parte della popolazione residente nelle periferie.
Una relativa stabilità politica ha facilitato, negli ultimi anni, l’afflusso di finanziamenti da parte dell’Unione Europea, per la realizzazione di infrastrutture destinate a favorire un futuro sviluppo dell’economia.
Il Mali, stato dell’Africa Occidentale, situato all’interno senza sbocchi sul mare, copre una superficie di 1.240.142 kmq.
Confina a nord con l’Algeria, ad ovest con la Mauritania ed il Senegal, a sud-ovest con la Guinea, a sud con Costa d’Avorio ed il Burkina Faso e ad est con il Niger.
La popolazione del Mali è di 13.518.000 abitanti, con un tasso annuale di crescita del 2,8%.
La suddivisione per gruppi d’età documenta i seguenti risultati:
I principali indicatori socio-sanitari sono:
Fonte dei dati: Rapporto UNICEF “La Condizione dell’infanzia nel mondo 2007”
N.B. Per un raffronto sono aggiunti, tra parentesi ed in corsivo, i dati italiani
I dati del rapporto su “LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA NEL MONDO 2007” dell’UNICEF evidenziano condizioni di vita delle donne ed in particolare dei bambini, che molto dovrebbero farci riflettere:
Donne: Il tasso di iscrizione alla scuola secondaria tra le donne é del 17% (28% uomini). Il 74,1% delle donne afferma che le decisioni sulla propria salute è presa solo dai loro mariti. Tra il 73 e il 90 % delle donne del Mali subisce mutilazioni genitali.
Minori: nel 2005 nati 661.000 bambini, morti 144.000 prima dei 5 anni. Il 33% dei minori di 5 anni è gravemente sottopeso. Si stima che circa 16.000 bambini sotto i 15 anni siano affetti da HIV e vi siano 710.000 orfani di cui 90.000 a causa dell’AIDS.
Sede di un favoloso impero fiorito seicento anni orsono, il Mali fu occupato dai francesi nella seconda metà dell’Ottocento e, insieme agli attuali Burkina Faso, Benin e Senegal, entrò a far parte del cosiddetto Sudan Francese.
Nel 1960 il Mali ottenne l’indipendenza; il nuovo stato, per opera del presidente M. Keita, diede impulso ad un’economia di tipo socialista, nazionalizzando le principali attività.
Nel 1968 un golpe presieduto dal colonnello M. Traoré mise fine all’esperienza e portò il Paese in una spirale d’isolamento internazionale e di povertà, che incontrò dissensi interni sempre più forti.
Nel 1991 un nuovo colpo di stato rovesciò il regime di Traoré e l’anno successivo furono indette le prime libere elezioni: ciò coincise con una profonda riorganizzazione della società civile e dell’economia, in un lento processo verso la democratizzazione tuttora in corso. Negli stessi anni il paese fu turbato da una ribellione della minoranza tuareg nel nord del Paese, che innescò una sanguinosa guerra civile.
Il Mali è composto da numerosi gruppi etnici, tra i quali il maggiore è costituito dai bambara, eredi dell’impero malese, di ceppo mandino, di solida civiltà contadina conscia delle proprie tradizioni secolari. Significativa, oltre ai sopra citati tuareg, anche la presenza dell’etnia dogon, una popolazione di agricoltori che ha mantenuto nei secoli usanze ancestrali e una complessa simbologia rituale di enorme interesse antropologico.
In Mali la situazione relativa alla mortalità infantile e materna legata al parto è tra le peggiori al mondo (7° peggiore performance).
L’organizzazione sanitaria del Paese, con una teoricamente buona rete di copertura del territorio, tende a privilegiare l’intervento sanitario di base territoriale. Esiste tuttavia una copertura sanitaria con evidenti lacune, soprattutto nelle zone rurali e nei quartieri periferici delle principali città ed in particolare della capitale Bamako. Ciò rende estremamente problematico il raggiungimento dell’obiettivo OMS di garantire un riferimento sanitario di primo accesso ad ogni abitante in un raggio di 5 chilometri.
Con questo progetto ci si propone di:
Si identificano alcuni momenti operativi preliminari alle attività di progetto:
La decisione dei 4 Circoli ricreativi di unire i propri sforzi per effettuare una iniziativa di solidarietà e l’incontro con Enrico Colombo (nativo di Albiate, da anni impegnato in Africa con Onlus italiane ed attualmente collaboratore per la realizzazione di progetti dell’ U.E.) che ha descritto la situazione locale di Bamako fornendo valutazioni e consigli, ha creato i presupposti per intervenire in questo sfortunato lembo d’Africa.
L’idea del coinvolgimento della popolazione locale è proposta per fare in modo che non si tratti di una realizzazione interamente “donata”, quindi meno sentita come propria, e per gettare le basi e dare una continuità alla futura gestione del centro da parte della popolazione stessa.
Il progetto si svilupperà in un anno: eventuali prolungamenti verranno definiti in fase di verifica del progetto stesso ed in relazione ad eventuali imprevedibili sviluppi, in accordo con il comitato locale.
Cral dell’Azienda Ospedaliera “Ospedale Civile” di Vimercate:
I 4 Circoli ricreativi hanno il compito di coinvolgere i Dipendenti dell’Azienda Ospedaliera al fine di devolvere il corrispettivo di un’ora di lavoro per i mesi di Novembre ‘07, Dicembre ‘07 e Gennaio 2008.
Gruppo Solidarietà Africa:
Onlus, per la realizzazione di progetti sanitari nei Paesi in via di sviluppo, costituita con atto notarile il 27.3.98 e iscritta all’Albo delle Associazioni del Comune di Seregno, attraverso la propria esperienza ed organizzazione si occuperà di sovrintendere al progetto.
Comitato di Quartiere:
Attualmente in fase di costituzione, dovrà coinvolgere la popolazione locale nella realizzazione del progetto.
1 EDIFICIO PRINCIPALE
€. 50.982,26
2 SERVIZI IGIENICI
€. 4.895,45
TOTALE
€. 55.877,71
La scheda finanziaria e le planimetrie costituiscono parte integrante del documento
La copertura finanziaria dell’intero progetto è garantita dai Cral dell’A.O “Ospedale Civile “ di Vimercate, e dal GSA che si fa carico di richiedere compartecipazioni ad Enti pubblici e privati in relazione alle rispettive disponibilità e seguendo le regole indicate nelle disposizioni relative ai finanziamenti delle Onlus e nei Bandi di concorso pubblici per gli interventi di cooperazione nei PVS.
Ampia diffusione delle notizie inerenti procedere dei lavori sarà data dai Cral.
I responsabili Cral e GSA del progetto effettueranno una valutazione trimestrale, in accordo con i responsabili locali.
In Italia:
Dr. Paolo Viganò, medico infettivologo, Presidente GSA
Sig.ra Daniela Aliprandi, Erminio Somaschini, CRAL H Carate B.za
Sig.ra Lucia Tommasi, Cral H Desio
Sig. Carmine Marallo, Cral H Sesto San Giovanni
Sig. Cesare Giani, Cral H Vimercate
In Mali:
Sig. Enrico Colombo, fiduciario in Mali dei Cral A.O. Vimercate
Mr. Elly Arama, Presidente Comitato di Quartiere
Carate Brianza, 24/09/ 2007
Aggiornato il: 19 Febbraio 2024