Cod: GSASIDA2004

GSA Sida 2004

Prevenzione, diagnosi e trattamento dell'infezione da HIV presso l'Hopital St. Jean de Dieu di Tanguièta

Stato: Bénin

1. SEDE

Ospedale di zona : Hôpital St. Jean de Dieu di Tanguiéta (Bénin)

La regione dell’Atakora, situata nel Nord del Benin, è una delle aree dell’Africa subsahariana dove la possibilità di contrastare le più gravi e devastanti patologie infettive quali tubercolosi, malaria, meningite e morbillo è condizionata dalla scarsissima presenza di strutture sanitarie presidiate da operatori di limitato livello tecnico con inesistenti strumenti operativi.
Dal 1970 a Tanguiéta, villaggio al centro dell’Atakora, è attivo l’Hôpital St. Jean de Dieu sotto la direzione dell’Ordine ospitaliero dei Fatebenefratelli della Delegazione Africana.
Fanno riferimento all’Ospedale di Tanguiéta le popolazioni della vasta area settentrionale di Togo, Benin e Nigeria oltre a quelle delle regioni sud di Burkina Faso e Niger che percorrono centinaia di chilometri con mezzi di fortuna per trovare rimedio ai loro problemi.
La Prefettura di Tanguiéta si estende per circa 15.000 km2 con più di 300.000 abitanti suddivisi in 64 comuni con 38 mercati, 74 scuole primarie e 22 centri di salute.
La principale fonte di sostentamento è costituita dall’agricoltura (mais, miglio, arachidi, cotone); esiste una modesta attività commerciale costituita dai mercati settimanali e dalla fornitura di servizi a mercanti in viaggio dal Burkina verso la costa atlantica.
Bambini di età inferiore all’anno sono 15.500, tra l’anno e i 5 anni sono circa 50.000. Le donne in età fertile sono circa 60.000 e le gravidanze presunte sono 14.500 l’anno con un tasso di incremento demografico del 3.4% annuo.
Le donne visitate ogni anno al centro prenatale sono poco meno di 3.000 (20%) mentre la popolazione frequenta centri sanitari nel 30% dei casi.

2. SCOPO

L’infezione da HIV e il conseguente manifestarsi dell’AIDS, costituiscono per il continente Africano uno dei problemi sanitari più drammatici dell’ultimo decennio. L’infezione, che viene a colpire una popolazione cronicamente debilitata dalla fame e da numerose malattie, ha un impatto devastante soprattutto sulla fascia produttiva e riproduttiva della popolazione. Sono incrementati in modo vertiginoso gli orfani che sempre più spesso sono affidati alle cure del volontariato espatriato quando non finiscono preda di sfruttatori di manodopera a basso costo.
Questo succede per i più fortunati non contagiati alla nascita; per gli altri, che al momento del parto hanno contratto l’infezione, si preparano anni di sofferenza con scarsissime possibilità di assistenza nella prospettiva di morire in pochi anni.
Da questi presupposti è partita nel 2002 la campagna di prevenzione della trasmissione materno infantile di HIV.
Da questo progetto settoriale è nata l’esigenza di una presa in carico globale dell’infezione da HIV nella regione di pertinenza dell’ospedale.

3. DURATA

Il progetto si svilupperà, in tre anni.

4. PARTECIPANTI ALLA REALIZZAZIONE

  • Hôpital St. Jean de Dieu – Tanguiéta – Bénin
  • Gruppo Solidarietà Africa – Seregno – Italia
  • Azienda Ospedaliera ospedale Civile di Legnano – Italia
  • Altre Aziende Ospedaliere e Facoltà Universitarie (Malattie Infettive, Facoltà di Medicina, Milano, Ospedale L. Sacco, Prof. Galli; Facoltà di Medicina, Tor Vergata, Roma, Prof. Carlo Federico Perno)
  • ONG di riferimento in Bénin ……………
  • ONG di riferimento in Italia: AFMAL (Associazione Fatebenefratelli per i Malati Lontani – Roma)
  • Altra ONG di riferimento Europea: Solthis Parigi
  • Ente pubblico di riferimento e/o finanziatore in Bénin ……..
  • Ente pubblico di riferimento e/o finanziatore in Italia……………..
  • Altri enti di riferimento e/o finanziatori ………

5. RISORSE DISPONIBILI

(Valutazione effettuata a metà ottobre 2003 a conclusione del progetto di prevenzione della trasmissione materno infantile, presso il Ministero della Sanità del Bénin e, successivamente, presso l’Hopital St. Jean de Dieu a Tanguiéta)

L’ipotesi di progetto è stata valutata collegialmente da:

Ministro della Sanità: dr.ssa Yvette Céline Seignon-Kandissounon
Responsabile OMS per il Bénin: dr. Loko Lazare
Responsabile Sanitario del Dipartimento dell’Atakora e della Sottoprefettura di Tanguiéta
Dirigenti dell’Hôpital St. Jean de Dieu di Tanguiéta:
Direttore Generale: fra Benoit Lokossou
Direttore Sanitario: fra Fiorenzo dr. G. Battista Priuli
Coordinatore del progetto: dr. René Daraté, responsabile ostetrico ginecologo
Responsabile della Pediatria: dr. Guy Aouanou, pediatra
Presidente Gruppo Solidarietà Africa: dr. Paolo Viganò, infettivologo

5.1 Strutture

Hôpital St. Jean de Dieu di Tanguiéta:

  • Ambulatori
  • Pronto Soccorso
  • Reparti di Degenza
  • Farmacia
  • Emoteca
  • Diagnostica Radiologica
  • Laboratorio Analisi:
    · Biochimica
    · Parassitologia
    · Immunoematologia
    · Sierodiagnostica virologica
    · Servizio di pronto intervento con Ambulanza in collegamento radio con i Dispensari del territorio
    · Centro di salute di Porga

A.O. Ospedale Civile di Legnano

  • Unità Operativa di Malattie Infettive
  • Laboratorio di Microbiologia
  • Laboratorio di Immunoematologia
  • Struttura di alloggio per personale in formazione

5.2 Strumentazione

Presso gli Ospedali di Tanguiéta sono operativi:

  • Visual Biomerieux per determinazioni di biochimica
  • Mini Vidas Biomerieux per determinazioni di sierologia
  • Facscount Becton Dickinson per determinazione sottopopolazioni linfocitarie
  • Strumentazione Perkin Elmer per determinazione p24Ag

E’ disponibile in Italia un apparecchio Quantiplex (Bayer) per la determinazione della viremia HIV con metodica bDNA e la Centrifuga refrigerata necessaria alla processazione dei campioni biologici. Il tutto verrà inviato alla destinazione identificata come più idonea al momento della definizione del progetto.

Presso gli Stabilimenti dell’Azienda Ospedaliera di Legnano sono disponibili:

  • Apparecchiature per la formazione teorico-pratica di stagisti africani.

5.3 Personale

Presso l’Ospedale di Tanguiéta sono stati identificati e istruiti per quanto necessario:

  • Un medico coordinatore dell’attività relativa alle problematiche HIV correlate
  • Due tecnici di laboratorio adeguatamente formati per la gestione delle metodiche specifiche per il monitoraggio della patologia HIV correlata

In Italia sono disponibili, per la formazione in sede o per espatrii di durata limitata:

  • Medici specialisti in Malattie Infettive
  • Tecnici Microbiologi e dei Servizi di Immunoematologia
  • Borsisti di area Medica e Biologica

6. AMBITI DI INTERVENTO

  • Prevenzione
  • Educazione
  • Riduzione del rischio
  • Professionale
  • Misure di prevenzione
  • Trattamento degli incidenti
  • Extraprofessionale
  • Prevenzione della trasmissione materno infantile
  • Monitoraggio della gravidanza
  • Assistenza e profilassi al parto
  • Trattamento della madre
  • Protezione del neonato
  • Sorveglianza delle emotrasfusioni
  • Screening del sangue
  • Incremento del numero di donatori volontari
  • Portatori asintomatici
  • Prevenzione dei comportamenti a rischio di Infezioni opportuniste
  • Profilassi farmacologia delle infezioni opportuniste
  • Monitoraggio clinico, virologico e immunologico
  • Malati
  • Trattamento delle infezioni opportuniste
  • Terapia anti HIV
  • HAART
  • Trattamenti non convenzionali
  • Orfani
  • Presa in carico socio assistenziale per i non infetti
  • Presa in carico anche terapeutica per gli infetti
  • Supporto psico-sociale
  • Presa in carico individuale
  • Inserimento in gruppi di auto-aiuto

7. PROCEDURE GIA’ IN ATTO

Le procedure in atto coprono gli ambiti di intervento evidenziati nel paragrafo precedente

Il GSA ha garantito fino alla fine del 2003, dal punto di vista economico e tecnico, le procedure relative a:

  • trattamento degli incidenti professionali con esposizione ad HIV, mediante la fornitura di farmaci antiretrovirali.
  • prevenzione della trasmissione materno infantile tutt’ora in corso.
  • adeguamento delle strutture dei due laboratori, fornitura degli strumenti e dei reattivi per il monitoraggio immunovirologico dell’infezione da HIV, formazione del personale tecnico di laboratorio
  • monitoraggio clinico, virologico e immunologico di portatori e malati sottoposti a terapie non convenzionali, inseriti nello studio di validazione andato a regime a fine 2003.

8. FASI OPERATIVE

Si identificano, a partire dalla messa a punto dell’ipotesi progettuale, i seguenti momenti operativi consequenziali:

definizione di ruoli e compiti di ciascuno dei partner coinvolti

in particolare
identificazione certa delle fonti di finanziamento
identificazione del o dei gestori delle risorse economiche
attribuzione “certa” di incarichi tecnico professionali quali:
referenti sanitario per le problematiche HIV correlate
responsabili delle relazioni con le autorità sanitarie
responsabili del laboratorio con competenze ben definite
…………
definizione degli ambiti di “gestione ordinaria” e di “studi clinici”
identificazione di un referente per ciascun “ambito di intervento”
attribuzione della direzione scientifica di eventuali “studi”

9. RISORSE DA ACQUISIRE E COSTI

Modulabili in base alle disponibilità dei partner coinvolti.

Indispensabili per mantenere gli attuali standard:

  • contratto di assistenza per manutenzione strumenti di laboratorio
  • reattivi di laboratorio
  • materiale per la preparazione delle terapie non convenzionali
  • aggiornamento periodico di medici e tecnici di laboratorio

Nel momento in cui si dovesse rendere disponibile la TARV occorrerà ridefinire obiettivi e linee di intervento.

10. COSTO DEL PROGETTO

Da definire in base alle diverse disponibilità di intervento negli ambiti proposti.
E’ presumibile un costo di 500,00€ / anno per paziente preso in carico. Tale cifra potrebbe comprendere i costi di diagnostica, trattamento e monitoraggio clinico. Il trattamento delle infezioni opportuniste andrebbe a gravare sui costi dell’Ospedale, coperti con altre fonti di finanziamento.
Nel corso del primo anno potrebbero essere arruolati 150 pazienti con un costo previsto di 50.000,00 €.
A regime (III anno): l’ospedale dovrebbe poter offrire il trattamento con TARV ad almeno 400 pazienti con una spesa di 200.000,00 € /anno

11. COPERTURA FINANZIARIA

Da definire in base alle diverse disponibilità di intervento negli ambiti proposti.

12. MONITORAGGIO

Valutazione annuale degli obiettivi raggiunti, verificabili in base al numero di pazienti in carico, al livello di assistenza garantito e ad altri parametri che si andranno a definire.

13. REFERENTI

In Bénin : Direzione Hôpital St. Jean de Dieu di Tanguiéta

In Italia: Consiglio direttivo del GSA
Via San Benedetto 25
20038 Seregno (Mi)
tel/fax +39.0362.221280
mail: gsa@gsafrica.it

Documento approvato dal Consiglio Direttivo del GSA il 27 febbraio 2004

Il Presidente e Legale Rappresentante
dr. Paolo Viganò

Aggiornato il: 19 Febbraio 2024