Cod: GSA11BN

Adozioni sanitarie a Tanguiéta

Stato: Bénin

I figli di genitori con malattie gravi e di lunga durata ricoverati all’Hôpital St. Jean de Dieu di Tanguiéta per lunghi periodi di tempo (TB, AIDS, lebbra, demenza, …) sono spesso affidati a persone della stessa etnia, presenti nel villaggio, che non si fanno scrupoli di “usare” i ragazzi per massacranti lavori nei campi
Il progetto, concordato con le Suore Teatine spagnole responsabili dell’assistenza infermieristica in ospedale e ottime conoscitrici delle realtà locali, prevede la garanzia di scuola, vitto, alloggio e un piccolo guadagno mensile a ragazzi costretti a vivere nei villaggi di Tanguiéta e Materi.
Quando il genitore non sarà più obbligato a restare in ospedale e potrà tornare al suo villaggio (in genere dopo 1-2 anni), il ragazzo tornerà a casa senza aver perso anni di scuola o la salute. Nel caso di decesso del genitore si provvederà ad un affido prolungato del ragazzo a qualche famiglia fidata del villaggio che sarà aiutata per i primi anni con una sovvenzione adeguata che diminuirà in base alle capacità produttive del ragazzo.
Non si tratta, quindi, di una forma tradizionale di adozione, ma di un sostegno temporaneo per il periodo di stretta necessità. Nel momento in cui il ragazzo può rendersi autonomo, il sostegno passerà ad un altro ragazzo in condizioni di necessità
Referenti del progetto in Benin: sr. Antonia (Tanguiéta) e sr. Incarnation (Materi)
Referenti in Italia: segreteria GSA
Apertura progetto: ottobre 1999
Durata prevista: 5 anni, rinnovabili
A fine 2002 sono attivate 15 adozioni sanitarie a Tanguiéta e 10 a Materi
Per il 2003 è previsto un impegno finanziario del GSA di € 7.500,00

Al centro di accoglienza di Materì le ragazze sono in festa: il centro accoglie molte ragazze abbandonate dalla famiglia, orfane o sfuggite a matrimoni imposti in giovanissima età. Il Centro di Materi accoglie anche ragazzi i cui genitori sono costretti a lunghi periodi di ospedalizzazione.
Suor Atonia è il punto di riferimento del progetto di adozioni sanitarie a Tanguiéta. La vediamo in visita ad una anziana del villaggio presso il cui clan familiare sono in adozione sanitaria due ragazzi.
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Le adozioni sanitarie permettono ai figli di pazienti ospedalizzate per lungo tempo di frequentare la scuola e di vivere presso una famiglia della stessa etnia senza dover finire in semischiavitù nei lavori più massacranti.
L’alluvione dell’ottobre 2002, seguita a un lungo periodo di siccità, ha distrutto diverse abitazioni a Tanguiéta. Tra queste la casa di una famiglia che da anni collabora con il progetto di adozioni, rendendosi sempre disponibile per i casi più urgenti.
La mamma al centro della foto può ripartire per il suo villaggio dopo un lungo periodo trascorso in ospedale: i suoi due figli sono stati assistiti da un’altra mamma che li ha accolti nell’ambito del progetto di adozioni sanitarie.
I ragazzi non vengono affidati alle famiglie in base alle loro capacità di reddito ma alla loro disponibilità di accoglienza. Il sussidio fornito garantisce che il ragazzo non pesi sul bilancio famigliare. L’attento controllo di suor Antonia e delle sue collaboratrici fornisce la garanzia per un corretto rapporto tra il ragazzo e la famiglia.
Durante la permanenza presso le famiglie, i ragazzi devono rendersi utili con piccoli lavoretti.
A volte capita che ragazzi, usciti da tempo dal programma, riescano a tornare per un saluto a chi è stato al loro fianco in un momento difficile.
Nel villaggio i bambini in adozione temporanea socializzano presto con i coetanei. Anche la frequenza scolastica non trova ostacoli.
E’ sempre festa quando si visitano le famiglie che ospitano ragazzi in adozione. E nella foto non possono mancare tutti i compagni di gioco.

Aggiornato il: 16 Febbraio 2024